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LION – La strada verso casa di Garth Davis

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Recensione del film, presentato alla Festa del cinema del 2016, interpretato da una Kidman che fu (nuovamente) candidata all’Oscar

“La lunga strada per tornare a casa” è il titolo della biografia cui si ispira il film LION. Il protagonista ha le sembianze dell’attore Dev Patel, noto per il ruolo, nel 2008, di Jamal in ‘The Millionaire’, ed è affiancato da una Kidman, come lui, candidata per l’interpretazione agli Oscar 2017.(..) Il finale, prevedibile, non è meno d’effetto, forte di una notevole carica emotiva.

Da dove veniamo è in parte chi siamo – Il libro, cui è ispirato il film, narra le vicende realmente accadute a un bambino che, nato in un piccolissimo villaggio indiano, si ritrova, per una banale distrazione (..), a Calcutta, solo e incapace di farsi capire da chi non parla il suo dialetto. Il piccolo (..) finisce adottato da un’abbiente famiglia australiana.

Le origini, i ricordi, la nuova vita – Il film esordisce creando un immediato contatto con il pubblico, rapito dalla purezza del piccolo Saroo, (..) Saroo si ritrova per errore in un treno che lo imprigiona. (..) Il viaggio di Saroo simboleggia una profonda crescita personale (..)

Un’attualità gravissima e un rispecchiamento – La bravura degli attori e la veridicità dei fatti narrati tengono accesa la lampadina dell’attenzione anche quando nella seconda parte del film il ritmo perde quota, poiché seria è la denuncia: gravissima è la questione dei tanti minori che continuano a scomparire in India e che purtroppo, a differenza del più fortunato Saroo, finiscono vittime di traffici disumani di vario genere. ‘Lion’ e il libro da cui è tratto hanno, soprattutto, un valore nel messaggio che gridano al mondo: salvare gli innocenti. (…)

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ROMA 2019 (3° parte)

ROMA 2019 (3° parte)

Continuano le recensioni dalla Festa del Cinema di Roma e i così detti ‘Incontri Ravvicinati’.

Ecco i 3 film di cui parlo qui in ordine alfabetico e il secondo ‘Incontro Ravvicinato’:

ANTIGONE – uscita italiana n.d.
THE AERONAUTS – data uscita italiana 6 dicembre 2019
THE FAREWELL – data uscita italiana 1 gennaio 2020

JOHN TRAVOLTA si racconta: ‘Bello far parte di film senza tempo come Pulp Fiction. E (come senza tempo fu) ‘La Strada’.

LE MIE RECENSIONI: ANTIGONE – uscita italiana non ancora ufficializzata
(..) La tragedia di Sofocle che fu rappresentata per la prima volta ad Atene nel 442 a.C. , il film canadese concorrerà, nella categoria dedicata, nella città degli angeli. (…) Antigone è, anche in Sofocle, una vittima della società, infatti colpisce quanto l’opera originaria sia moderna rispetto a quando fu scritta. L’autore greco diceva “L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo.” E questo è un altro grosso messaggio del film. Voto: 7,5.
SELEZIONE UFFICIALE

LE MIE RECENSIONI: THE AERONAUTS – uscita italiana il 6 dicembre 2019
(..) James Glaisher era una persona vera, cui Eddie Redmayne si è potuto ispirare, mentre Amelia Wren no, infatti il compare in questa avventura fu un uomo, Henry Coxwell. Ha spiegato il regista Harper, Felicity Jones ha guardato per il suo personaggio a Sophie Blanchard, la prima donna aereonauta professionista. (..) Il film si ispira a quanto accaduto il 5/9/1862: i due aereonauti britannici Glaisher e Coxwell decisero di battere il record d’altitudine in volo all’epoca. Dopo aver toccato gli 8.000 metri sul livello del mare, si trovarono in territori sconosciuti e, intanto che il pallone saliva nell’atmosfera, cominciarono a avere forti difficoltà respiratorie. Dopo aver perso e riacquistato conoscenza, Coxwell riuscì a afferrare il cavo con i denti e la mongolfiera iniziò la discesa sulla Terra.  L’altitudine raggiunta si stima oltre gli 11.000 metri. (..) Bel film, ma (..) desta ogni tanto, nonostante la tragicità di certe scene, qualche risata. Voto: 6,5.
SELEZIONE UFFICIALE

LE MIE RECENSIONI: THE FAREWELL – uscita italiana il 1° gennaio 2020
Il film apre su una ragazzina cinese che vive da poco a New York, da sola (..) Quando la giovane Billy torna a casa e scopre che proprio quella forza della natura della nonna, che tanto ama e che sente come l’unica che l’apprezzi veramente e in tal senso le sia vicina, è gravemente ammalata senza saperlo, inizia per la protagonista un momento travagliato che non riguarda solo il suo dolore ma anche un’intera comunità famigliare e la cultura entro cui si muove. Il focus del film (..): comunicare alla diretta interessata il suo reale stato di salute perché sfrutti nella piena consapevolezza ogni attimo della vita restante, oppure, come fa la famiglia di Billy, tenerglielo segreto (..)? (..) Non c’è una risposta ma lo spettatore si interroga e, intanto, ride perché è un film intelligente, con caratterizzazioni straordinarie e situazioni esilaranti. Come nella vita, si piange e si ride. Voto: 8,5.
SELEZIONE UFFICIALE

Segue il II dei 3 Incontri ravvicinati cui ho assistito alla Festa del cinema di Roma, FF14.
INCONTRO RAVVICINATO – John Travolta, intervistato da Antonio MondaIl mio estratto. Si inizia con la prima delle clip mostrate nel corso dell’appuntamento

Monda: Come hai deciso di entrare nel mondo dello spettacolo?
Travolta: Mia madre era una regista, mia sorella un’attrice, la mia famiglia ossessionata dai film, in particolare da quelli di Fellini, io vedevo attori famosi che ho ‘emulato’..

(..)

Monda: Hai rifiutato film come “American Gigolò“, “Ufficiale e Gentiluomo”, “Chicago” e “Splash”, che sono stati interpretati i primi 3 da Richard Gere e l’ultimo da Tom Hanks.
Travolta: Non ho potuto farli per motivi contrattuali. Quanto a ‘Chicago’ fu colpa mia.

(..)

THE FANATIC – uscita in Italia: n.d., trailer: www.youtube.com/watch?v=go6AW7sPW84

Monda: Interpretazione straordinaria! Ti è mai successo di avere un fan così pericoloso?
Travolta: Non io, il regista sì! Ero attratto dall’idea, capisco ‘Passion going over the line’.

Monda: Diceva il grande Winston Churchill ‘I’d rather be right than consistent’. Non amo i premi, ma ne ho creato uno speciale per John Travolta per ‘The Fanatic’. (ndr, applausi).

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ROMA 2019 (2° parte) FESTA DEL CINEMA

FF14 ROMA (2° parte) FESTA DEL CINEMA

Continuano le recensioni dalla Festa del Cinema di Roma e i così detti ‘Incontri Ravvicinati’.

Ecco quali sono i 4 film di cui parlo questa volta e l’Incontro Ravvicinato dei 3 che ho visto:

WAVES – data uscita italiana 1 novembre 2019
HUSTLERS – data uscita italiana 7 novembre 2019
MOTHERLESS BROOKLYN – uscita italiana il 7 novembre 2019
THE IRISHMAN – data uscita italiana 8 novembre 2019
EDWARD NORTON si racconta: la sua formazione e la sua passione nr 1? Il TEATRO.

LE MIE RECENSIONI: WAVES – uscita italiana il 1° novembre 2019
Un film interessante strutturalmente, ma anche destabilizzante per una caratteristica: (..) prima si crede di seguire e vicende di Tyler – giovane afroamericano dal fisico allenato e possente, ma in verità molto fragile e con un problema fisico che gli gioca contro nella sua carriera sportiva, peraltro non voluta da lui ma dal durissimo padre – e a un tratto il focus è tutto sulla sorella minore, Emily, sul suo ruolo in famiglia secondario che poi emerge pian piano, (..) Il film ha entusiasmato i festival di Telluride e Toronto: un bel film, ma a mio parere un pò lungo. Hedges Lucas nel cast. Voto: 7. SELEZIONE UFFICIALE

LE MIE RECENSIONI: HUSTLERS – uscita italiana il 7 novembre 2019
Il film è incentrato su un’imprenditrice prima ancora che spogliarellista, Ramona. L’interpretazione di Jennifer Lopez è davvero alta, (..) Intorno a Ramona altre ragazze finiscono per costituire con lei una mini potente associazione a delinquere che colpisce in particolare la clientela di Wall Street nel periodo della grande crisi economica. Il film procede per flash back, attraverso i racconti della protagonista ad una giornalista. Esattamente come nella realtà dei fatti cui il film si ispira. Samantha Barbash fu una stripper condannata nel 2016 a 5 anni di libertà vigilata per fatti simili (..) La Barbash sarebbe intenzionata a fare causa agli studios per averla usata senza il suo permesso (..)  Jlo è brava-brava e un inno all’irraggiungibile bellezza sensuale delle cinquantenni di oggi. Però il film perde nella seconda parte. Perciò il mio voto è 7. SELEZIONE UFFICIALE

LE MIE RECENSIONI: MOTHERLESS BROOKLYN – uscita italiana il 7 novembre 2019
Siamo nella Grande Mela della metà del secolo scorso. Lionel Essrog è affetto dalla sindrome di Tourette, (..) il che crea un’inevitabile ilarità nello spettatore che prova per lui tenerezza e forte empatia. Norton fu veramente noto al grande pubblico con il suo personaggio sdoppiato in ‘Schegge di paura’, (..) rischiò di vincere l’Oscar (..) Il film si ispira all’omonimo romanzo scritto da Jonathan Lethem ed è, come lo stesso Norton ha dichiarato durante l’incontro ravvicinato’ a Roma, un film indipendente distribuito dalla Warner. Fra gli attori: Willem Dafoe, Alec Baldwin, Bruce Willis. Il prodotto è simpatico, ma non fa breccia nel cuore di chi lo guarda (..). Voto: 6/7. SELEZIONE UFFICIALE

LE MIE RECENSIONI: THE IRISHMAN – uscita italiana l’8 novembre 2019
Il protagonista di questi oltre 200 minuti di proiezione si chiama Frank Sheeran ed è un veterano della seconda guerra mondiale(..) Il fil rouge di tutto il film si lega a un fatto vero, ossia la misteriosa scomparsa di un sindacalista leggendario, Jimmy Hoffa (..) e attraversa decenni di storia americana caratterizzata dal mondo della criminalità organizzata e dei suoi segreti e meccanismi interni nonché dei suoi legami con la politica. È un capolavoro ‘The Irishman’, nel quale il Genio Scorsese (..) fa anche tornare a trionfare sul grande schermo i mostri sacri De Niro (..) e Pacino. L’ultimo prodotto del grande Scorsese è tratto dall’omonimo libro di Charles Brandt. Da vedere come un’opera d’arte impegnativa,imperdibile e pure divertente.Voto: 9. SELEZIONE UFFICIALE

Segue il primo dei 3 Incontri ravvicinati cui ho assistito nella mia permanenza alla FF14 Roma. Le risposte del grande attore sono riportate nella sua lingua. Il mio estratto.

Monda: Quanto è stato importante il lavoro a teatro per recitare così sullo schermo?
Norton: (..) The theater creates certain musculature, a way of approaching text, because you rehearse and (..) you have to have the whole arch of the story within you. When you get into film, though the process is fragmented, you have the training to create an arch.

CONTINUA..

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Impegnato, intelligente, intrepido, italiano: il sig. Cinema indipendente (5 parte) – Non SI PUO’ morire BALLANDO di Andrea Castoldi

Non SI PUO’ morire BALLANDO di Andrea Castoldi

Un film tutto italiano. Un regista giovane e italianissimo, con una grinta e una passione da plauso. Recensione del film drammatico “Non si può morire ballando” scritto e diretto da Andrea Castoldi.

INTERVISTA a più voci: A. Castoldi, M.Negri, S. Palombi.
Si aggiungono: L. Pisano, M.Panfilo

Partiamo con la RECENSIONE del film, durata 85’, che verrà proiettato il 3 e 7 ottobre al Cinema Anteo di Milano, dove ha avuto luogo anche l’anteprima per la stampa.

Non SI PUO’ morire BALLANDO
Due fratelli, due professioni (artista e commercialista), due vite condotte diversamente (single forse incallito e padre di famiglia abbastanza felicemente sposato, almeno fino a un certo momento), due modi di vivere una malattia rara che colpisce Gianluca direttamente ma anche Massimiliano indirettamente. (..) Ma dà modo ai due fratelli di unirsi sempre di più, di aiutarsi a vicenda, di parlarsi veramente, di stare assieme e di rivivere le emozioni del passato: (..) la musica country nacque quasi come una risposta bianca al blues nero degli Stati Uniti del sud alla fine dell’800 ed era il frutto di una miscela di musiche popolari che i coloni giunti da ogni parte del mondo portavano con sé. (..) In questo film si potrebbe associare questo genere musicale al passato, dunque ai ricordi, alle emozioni vissute, anche nelle proprie battaglie, come potevano essere quelle appunto degli immigrati di allora in America. (..) L’intero film viaggia su un piano simbolico: lottare per chi amiamo (..) restare uniti con il sorriso anche a fronte di una fine inevitabile e drammatica,… Questi temi danno al film una connotazione romantico-fiabesca, con una visione positiva della vita, forse più forte del dramma narrato.

Link al trailer: https://www.youtube.com/watch?v=gHsacU9oz-4

INTERVISTA a ANDREA CASTOLDI nella conferenza stampa di martedì 24/09/2019 con MAURO NEGRI e SALVATORE PALOMBI e privata il 27/09/2019. Un’intervista a più voci.

Intervista a cura di Alessandra Basile per TRADERS’ Magazine Italia.

Basile: Andrea, ‘come nasci’? (professionalmente, ci intendiamo).
Castoldi: Il mio percorso artistico è iniziato come attore, di pubblicità ma soprattutto di fiction e film, il che ..mi ha permesso di ..sapere come interagire con il panorama attoriale nelle vesti di sceneggiatore e regista, ossia di ciò che ambivo a fare. Le mie scuole son state quelle, per la regia, di Marco Bellocchio e, per la sceneggiatura, di Vincenzo Cerami (‘La vita è bella’), del quale ho seguito diversi laboratori. Come regista, mi definisco ‘di penna’ più che tecnico, cioè sto alla macchina ma mi piace soprattutto che il direttore della fotografia (Filippo Arlotta, da 4 anni) sappia tradurre la storia che ho in mente.

Basile: Ecco perché hai dedicato tanto tempo alla preparazione di personaggi e scene.
Castoldi: Lo faccio ogni volta per creare un gruppo di lavoro e per arrivare a girare senza aver lasciato nulla al caso. (..) Però non uso lo ‘Story board’. È quasi un paradosso: (..)

(..)

Basile: Come nasce questo film e quali sono le tematiche care al suo regista, Andrea?Castoldi: Il film nasce da un’esperienza personale (..). Il rapporto con la malattia all’inizio è caratterizzato da un certo pudore – si cerca la parola giusta, a volte non la si trova – ma, con il passare dei giorni, ci si allinea al problema e, come per magia, si scopre un’affinità, con la persona malata, anche maggiore (..). Questo ho tentato di raccontare nel mio film.

Basile: Parliamo di realizzazione e produzione del film.
Castoldi: Il budget è contenuto (..) Con gli attori di contorno abbiamo fatto 6-7 mesi di lavoro assieme. Io produco i miei film, ma abbiamo avuto aiuti veri, p.e. dalla Lombardia Film Commission. E dall’ospedale nel quale abbiamo girato. (..)

Basile: Andiamo alla distribuzione. Il 2/10 (anteprima) e il 3/10 (prima) esce a Milano.
Castoldi: La distribuzione viaggia in parallelo fra quella che faccio io e quella seguita da DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE di Giovanni Costantino che si occupa anche di estero, televisione e home video. (..) Le uscite sono, a differenza del tour annuale per lo scorso film, compattate in un paio di mesi, con l’apertura a Milano e un proseguimento di date, alcune certe e altre opzionate, in moltissimi cinema (..) L’uscita è nazionale. Una bella sfida! (..)

Basile: Andrea, prossimi progetti? So che hai un film in lavorazione ed è molto milanese.
Castoldi: Il principe di Melchiorre Gioia, anch’esso sociale ma diverso da questo, basato su una storia vera e che racconta la storica via milanese, famosa soprattutto a fine anni 90.

Prossimamente la seconda parte dell’intervista.

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FESTA DEL CINEMA DI ROMA, 2018 – SECONDA PARTE

Festa del cinema di Roma, 2018 – seconda parte

(..) In questo numero gli altri riconoscimenti della manifestazione e la recensione dei film: Jan Palach di Robert Sedlácek, The girl in the spider’s web di David Lagercrantz, Stan & Ollie di Jon S. Baird, Dr. Strangelove di Stanley Kubrick.

Il mio film nr.1 della Festa del Cinema di Roma 2018: OLLIE & STAN di Jon S. Baird

Sabato 27 ottobre 2018 alla Festa del Cinema di Roma sono stati assegnati i premi ai vincitori della sezione autonoma ‘Alice nella città’, ingranditasi in questa XIII edizione.

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