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OVUNQUE TU SARAI di Roberto Capucci

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Recensione dell’opera prima di un bravo sceneggiatore e regista con un cast di qualità

Siamo nel 2008. È la Roma a scintillare sul campo verde e nell’anima di 4 amici. È l’Italia di nonni, padri e figli (maschi) uniti dal tifo, sano e sentito, per la squadra del cuore. (..) Roberto Capucci ci racconta attraverso quel tifo il senso dell’amicizia più vera e le scelte di vita.

Conosciamo la partenza, non sempre la destinazione – Francesco, Loco, Giordano, Carlo: 4 grandi amici. Potremmo rispettivamente chiamarli il mancato sposo, il coniuge represso, il fifone scaramantico e il problem solver, per finta nella professione, in modo molto efficace nella vita, soprattutto con gli amici di sempre. Tutti diversi, tutti motivati al viaggio (..)

L’elemento che cambia il corso del viaggio… e della vita – E’ Pilar il ‘quinto elemento’ del gruppo che smuove il delicato equilibrio dei magnifici 4. (..) la presenza della donna sullo sgangherato pulmino, appartenuto a una rock band e altrimenti popolato da soli passeggeri uomini, appartenuto a una rock band determina continui cambi di programma e nuovi raffronti fra vecchi amici, persino discussioni e litigi, ma alla fine un’unione più forte e matura, in linea con un senso raro dell’amicizia. Spicca il personaggio di Ricky Memphis (..) “c’avemo tutti paura. Però ricordati che ovunque tu sarai noi saremo sempre tutti insieme”.

Non è un film per tifosi – I valori cambiano, i rapporti cambiano, la meta di questo viaggio… forse no, ma il suo significato sì. Il messaggio di questi piacevolissimi 89 minuti (..) è il più vario per ogni spettatore. La passione comune e l’intera avventura portano protagonisti e pubblico su un binario diverso da quello meramente sportivo (..)

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Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan

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Recensione del film pluricandidato acclamato alla Festa del Cinema di Roma del 2016

La vita ripetitiva di un idraulico tuttofare, dal carattere introverso fra lo scontroso e l’apatico viene scossa dalla notizia della morte improvvisa dello zio Joe. Lee parte per Manchester per stare accanto al figlio Patrick e scopre di esserne stato nominato tutore nel testamento. (..)

Un passato che non lascia vivere – Lee ha occhi tristi, beve e, quando è sotto l’effetto dell’alcol, aggredisce chiunque incontri sulla sua strada (..) il ritorno a Manchester lo costringe a guardare in faccia quel passato e a re-imparare a vivere, attraverso momenti di crisi profonda, ma soprattutto quel ruolo, nuovo per Lee, da “fratello” maggiore (..)

L’incidente e l’infinita auto-condanna – Grazie ai flash back (..) riviviamo le vicende accadute a Lee (..) A causa di un suo errore di valutazione commesso tempo prima (..) Lee tormenta se stesso per anni (..) Saranno il cambio di vita e il legame con Patrick ad aiutarlo.

Una squadra di qualità per un prodotto di qualità – Interpretazione sottile e incisiva quella di Casey Affleck, nella sua resa di Lee chiuso e indifferente al mondo prima e affezionato e generoso dopo. L’attore è stato premiato con l’Oscar al migliore attore protagonista del 2017: quel sorriso appena accennato e così potente, sulla barca portata dal cugino a fine film, lascia intuire il cambiamento di Lee volto a una nuova gioia di vivere. Dal regista agli altri attori il film è frutto di un lavoro di squadra di qualità (..) L’Arte non necessariamente è cara o redditizia, ma ha valore quando si imprime nell’anima.

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THE FOUNDER di John Lee Hancock

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Recensione del film interpretato da Keaton sul successo della catena McDonald’s

“The Founder” è il nuovo lavoro di bravura artistica diretto dal regista dell’indimenticabile “Saving Mr Banks”, anch’esso ispirato a una storia vera. Dopo il premiato “Birdman”, Keaton torna a stupirci con un’ottima interpretazione, credibile e dettagliata, di quel genere di prestazione attoriale che ci fa arrivare dritti al personaggio senza passare dalla tecnica. (..) La ridefinizione del personaggio cui si assiste nell’arco del film è tale da uscire turbati dalla sala.

L’idea, il progetto, il successo – Era il 1937: Richard e Maurice, Dick e Mac, 2 fratelli di 28 e 35 anni, la cui vita era tutto meno che agiata, ebbero l’idea di aprire un chiosco ad Arcadia in California, notando come hot-dog e hamburger fossero un cibo sempre apprezzato. (..) un successo, perché, oltre che sul fattore tempo, i fratelli avevano puntato su pochi cibi: hamburger, patatine fritte e bibite.

L’innovazione, il franchising, la spinta – Era il 1955: l’imprenditore (..) Ray Kroc, dopo essere rimasto folgorato, non solo dalla novità del cibo mangiato per strada senza posate né piatti e dalla velocità di preparazione (..), ma anche dal nome McDonald ‘altisonante’ alle sue orecchie, firmò un contratto con i proprietari (..) E ripeteva una parola: “Affiliazione!”.

Il modello di business – Kroc diede il via al primo franchising della storia. Non lo inventò lui il più noto fast food americano (..), ma, a 52 anni, quella novità lo lanciò nel mondo grazie a genialità visionaria, persistenza e team. Assoldò come suo consulente finanziario un manager, Harry J. Sonneborn, che illuminò Kroc: il suo business era quello non degli hamburger ma dell’immobiliare. (..) Kroc arrivò a rilevare le quote dei due McDonald per 2,7 milioni di dollari: i fratelli non gli perdonarono mai l’uso del nome. (..) la McDonald’s Corporation nel 1965 – composta ormai da centinaia di ristoranti – si quotò in Borsa. (..)

Imprenditore ‘ante litteram’ e uomo spietato: due facce di una medaglia – “Avevo 52 anni, il diabete e un’artrite incipiente. Avevo perso la cistifellea e buona parte della tiroide, eppure ero convinto che il meglio dovesse ancora arrivare”. Ma quanto fu disposto a investire per inseguire il sogno americano? Tutto. Anche la moglie, oltre alla casa.
Kroc si legò alla fine degli anni 50 a Joni Smith, donna più affine alla sua mentalità
commerciale e sua sostenitrice. E si appropriò di meriti non suoi: la nascita e persino il nome di McDonald’s. Il Bene e il Male, dunque, in un’unica soluzione, anzi in un solo uomo.

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Intervista a Sebastian Harrison, da Satomi a imprenditore (1° parte)

Link all’articolo: https://www.traders-mag.it/intervista-sebastian-harrison-satomi-imprenditore-prima-parte/

L’intervista di Sebastian Harrison prosegue nel prossimo articolo in uscita nei prossimi giorni.

Il bellissimo Satomi del gruppo rock ‘Bee Hive’ nel telefilm di enorme successo ‘Love me Licia’, ispirato al manga giapponese ‘Kiss me Licia’ e realizzato alla fine degli anni 80, è oggi un imprenditore a capo di un’azienda riconosciuta e ha molti progetti, anche artistici, fra i quali un film festival a Los Angeles legato all’ Italia. E una casa in Sicilia.

Introduzione
È il 10 novembre (..) e sono in contatto con Sebastian, di sera io di giorno lui, grazie all’amata/ odiata tecnologia che permette ‘incontri ravvicinati’ in un batter di ciglia da un continente all’ altro, anche quando in mezzo corrono l’oceano e tante ore di viaggio aereo. Così, in un’ora e mezza di piacevolissima chiacchiera oltre che di intervista seria, Alessandra, la sottoscritta, e Sebastian, l’intervistato, parlano, ridono e commentano i temi dell’intervista come se si ritrovassero dopo tanto tempo nella stessa città e magari in una casa, invece che l’uno nel suo ufficio fronte mare a Malibù e l’altra al tavolo di lavoro in casa a Milano prima della cena.(..)

Sebastian mi anticipa, in qualche scambio di email, di essere nato a Roma da genitori americani, entrambi attori di Hollywood, trasferitisi per un impegno professionale del capo famiglia. ‘Anch’io ho lavorato in cinema e televisione: dopo il successo di ‘Licia dolce Licia’ e relativi sequel, ho recitato in alcuni film e serie tv come ‘Fratelli d’Italia’ e ‘Classe di Ferro’. Quando l’onda del successo ha iniziato a calare, sono partito per gli USA e ho ripreso gli studi. Forse fu la decisione migliore della mia vita. Scelsi l’Università di Los Angeles (UCLA) e presi 2 lauree, in Scienze Politiche e in Letteratura. Poi ho avviato con successo un’azienda su internet e con i relativi profitti ho investito in immobili, cui adesso mi dedico, occupandomi degli affitti di alcuni. La società che ho creato si chiama ‘Cellular Abroad’ e offre servizi Telecom a prezzi molto competitivi per chi viaggia. Sito: www.cellularabroad.com. Ho poi in progetto, con un amico giornalista di Milano, un festival cinematografico di film americani girati in Italia. E a proposito di film festival, ho ospitato a casa mia il ‘Los Angeles Film Fashion and Art Fest’ – https://www.attualita.it/notizie/spettacolo/art-fest-5590/, fondato dal produttore Pascal Vicedomini e caratterizzato dalla presenza importante del mio amico Franco Nero. Ho ancora un buon rapporto con la mia agente del periodo italiano, Cristina Caremoli, e amici stretti nel mondo del cinema: oltre a Franco Nero, anche Romina Power, Gianmarco Tognazzi, Sebastiano Somma e altri. Io non faccio più l’attore, ma noto che tanti colleghi ora lavorano parecchio. Vivo a Malibù e ascolto spesso la musica leggera italiana del passato e del presente, un modo per mantenermi vicino all’Italia che è sempre nel mio cuore.

(..)

Basile: Sebastian ti chiedo veramente scusa per questo ritardo. Stamattina funzionava…

Sebastian Harrison: Guarda io lavoro nella tecnologia ma la odio (ride), appena posso le sfuggo, butto il cellulare e vado al mare!

Basile: Tu vivi a Malibù. (..) Abbiamo un po’ di argomenti: da Oleg, il Robert Redford russo, amico della tua famiglia, alla tua vita romana, al successo imprevisto di ‘Love me Licia’, all’amicizia ancor oggi ferrea con Pasquale Finicelli, il Mirko del telefilm, alla decisione di non continuare con il cinema e di tornare in America, dove hai preso due lauree e dato vita a ‘Cellular Abroad’. Senza dubbio il tuo personaggio nel telefilm, Satomi, è entrato, insieme a Mirko e Licia, nel quotidiano di migliaia forse milioni di fan, anche di sesso maschile (il cast ieri www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2017/08/che-fine-hanno-fatto-i-bee-hive.jpg e alcuni degli attori ai tempi nostri https://www.radioanimati.it/wp-content/uploads/2020/04/Bee_Hive_Reunion_2020-1024×545.png).

Sebastian Harrison: I maschi non ammettevano facilmente di vederlo! (..)

Oleg Vidov, il Robert Redford russo

Basile: Iniziamo da Oleg Vidov (https://it.wikipedia.org/wiki/Oleg_Borisovi%C4%8D_Vidov ).

Tratto dal comunicato stampa, che lo stesso Sebastian mi ha inoltrato, sul docu-film ‘Oleg’:

(..)

Sebastian Harrison: Mio padre, che intanto stava girando un film, in Cina o in Africa non ricordo, aveva dato asilo a Oleg, il Robert Redford russo, quando questi aveva abbandonato la sua patria, ospitandolo a casa nostra a Roma, dove c’eravamo anch’ io e una giornalista, con cui Oleg ebbe una storia sfociata in matrimonio qualche tempo dopo. Oleg non poteva uscire di casa, era conosciuto e non voleva correre il rischio di essere riportato indietro, era un disertore russo. La vedova Vidov ha prodotto ‘Oleg’ (https://www.olegvidov.com/ ).

(..)

I primi lavori, a partire dal dubbio sul metodo

Sebastian Harrison: Per il mio primo film da protagonista, ‘Apache bianco’ (https://it.wikipedia.org/wiki/Bianco_Apache ), che dovevo girare in quel periodo, gli avevo chiesto delle dritte. Ma il suo metodo Stanlivlaskji era un pò ‘esagerato’ per un film western! Io poi avevo solo 18 anni e mi ero preoccupato molto, perché Oleg era così teatrale ed io mi dicevo ‘non ce la farò mai a fare come lui’, fino a scoprire per fortuna che non ero tenuto a seguire quel metodo. In ogni caso, ci eravamo conosciuti molto bene.

(..)

Basile: Ho letto che hai fatto anche un horror: ‘Il fantasma di Sodoma’ di Lucio Fulci (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_fantasma_di_Sodoma).

Sebastian Harrison: Lucio Fulci (https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Fulci ) era il maestro dell’horror, da sempre in concorrenza con Dario Argento, (..) era molto bravo sia con gli attori, sia tecnicamente, solo che il budget del film era ridotto e si vede(va). A me gli horror non piacciono, ma se ti danno un film da fare che fai, rifiuti? Io dovevo pagare l’affitto.

(..)

Famiglia d’origine tutta di artisti

Basile: Sebastian, tu sei nato da genitori entrambi americani. Però parli bene l’italiano!

Sebastian Harrison: Sì. Mio padre, nel 1961, era andato a Roma per girare un film e poi c’è rimasto trent’anni (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_gladiatore_invincibile ). In tutto, ha girato sui 130 film da protagonista, non solo in Italia. I miei due fratelli sono anch’essi nati a Roma. Anche quello più grande parla italiano, ma meno di me. L’altro, purtroppo, è mancato venti anni fa. Ho anche una sorellastra che vive a Vienna, anche lei parla bene l’italiano.

Basile: Siete o siete stati tutti attori in famiglia? Invece tuo nonno era produttore.

Sebastian Harrison: Sì, quando non voleva pagare degli attori, usava noi figli per delle particine. Mio nonno, da parte di madre, James H. Nicholson, era un produttore, aveva un famoso studio cinematografico, American International Pictures, per le produzioni di serie B, dal 1954 (https://en.wikipedia.org/wiki/James_H._Nicholson; https://en.wikipedia.org/wiki/American_International_Pictures ). Con lui hanno iniziato De Palma, Scorsese, Coppola e anche Jack Nicholson. Dei film prodotti, 500 furono di R. Corman Quando mio padre ha conosciuto e sposato mia madre, la figlia di James, Loretta Nicholson (www.imdb.com/name/nm0629870/), ha rotto il contratto e ha fatto delle cose per conto suo.

(..)

Love me Licia: il Successo!

Basile: Com’è che sei arrivato a ‘Love me Licia’ ? (..)

Sebastian Harrison: Ti racconto. (..) a differenza di altre volte in cui ero andato ai provini un po’ teso, mi sono presentato a questo completamente rilassato. La mia fisionomia era adatta al personaggio, ma sono piaciuto subito al cast quando è stata notata la mia disinvoltura (in verità il mio quasi menefreghismo), nonostante avessi solo vent’anni (..). Il regista mi disse di avermi scelto e che avrebbe spedito la videocassetta del provino ai produttori per la loro approvazione. Il giorno dopo ero a Milano a firmare il contratto (con la Fininvest di Berlusconi). Dopodiché mi sono trasferito a Cologno Monzese e lì ho conosciuto il mio migliore amico: ‘Mirko’ Pasquale Finicelli.

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https://alessandrabasileattrice.com/affari-italiani-agenzia-stampa-trendiest-gli-articoli-e-le-interviste-online-da-venezia-a-roma-2020/ (Paolo Brambilla)

Biennale Cinema 2020: un segnale per ritrovare speranza e nuova forza – sabato 12/9/20

Biennale Cinema 2020 – Un breve cenno al Fondaco Marcello – domenica 13/9/20

Oleg a Venezia. Alessandra Basile intervista Valentina Castellani Quinn – venerdì 18/9/20

RIFF Riviera International Film Festival. Intervista a Stefano Gallini-Durante – venerdì 9/10/20

Cinema Terra di Siena Film Festival 2020. Le interviste di Alessandra Basile – domenica 25/10/20

Alessandra Basile al festival senese del cinema italiano e internazionale – mercoledì 4/11/20

Alessandra Basile. Recensione di ROMA Festa del cinema 2020 e un’intervista – venerdì 6/11/20

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TRADERS Film televisione free paytv digital terrestre satellitare dal 15 luglio

Film in TV che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 15 luglio

Eccoci alla metà di luglio con il covid latente e per qualcuno più che reale; (..) Eccoci in pieno periodo estivo con la voglia di leggerezza (..) Diversi i titoli (..) Buona visione!

Alcuni film a seconda della data in ordine alfabetico.

  • Mercoledì 15 luglio:

Il barbiere di Siviglia (Opera): 2018. Il capolavoro di Rossini nell’edizione di Vittorio Borrelli – Il medico della mutua: 1968. Di Luigi Zampa con Alberto Sordi. Vi fu un seguito con lo stesso Sordi per la regia di Luciano Salce nel 1969. (..) Esilaranti entrambi. (..)

Mine vaganti: 2010. Di Ferzan Özpetek con un cast ricco, nel quale (..) figurano i (fu) Ennio Fantastichini e Ilaria Occhini, bravissimi, e la sempre eccellente Lunetta Savino. (..)

Sempre questo mercoledì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Giovedì 16 luglio:

Carol: 2015, con Cate Blanchett e Rooney Mara, coppia al femminile in un’America anni 50.

Harry ti presento Sally (II s): 1989, con Meg Ryan e Billy Cristal (..). Da rivedere.

La parola ai giurati: 1997, remake del film diretto da Sidney Lumet nel 1957. (..)

Sempre questo giovedì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Venerdì 17 luglio:

La scelta di Sophie: 1982, di Alan J. Pakula, con Meryl Streep. (..). Imperdibile.

Mia moglie è una strega: 1980, con Renato Pozzetto sposato a una bella Eleonora Giorgi (..)

Sempre questo venerdì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Sabato 18 luglio:

Sette anni in Tibet: 1997, di Jean-Jacques Annaud, con Brad Pitt. L’incontro fra uno scalatore austriaco diretto sull’Himalaya e ritrovatosi in Tibet ed il Dalai Lama (..)

That’s Life: 2016. Il teatro in televisione con Riccardo Rossi dal Teatro Leonardo Milano. (..)

Sempre questo sabato potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Domenica 19 luglio:

Lost in translation: 2003, di Sophia Coppola, con Bill Murray e Scarlett Johansson. (..)

Un amore all’altezza: 2016. Commedia francese con Virginie Efira e Jean Dujardin (..)

Sempre questa domenica potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Lunedì 20 luglio:

Yesterday: 2019, di Danny Boyle. (..) un mondo nel quale nessuno conosce i Beatles. (..)

Sempre questo lunedì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

  • Martedì 7 luglio:

Viaggi di nozze: 1995, di e con Carlo Verdone. Nel cast Claudia Gerini.  W Verdone! (..)

Sempre questo martedì potete sbizzarirvi con, in ordine alfabetico, altri film (..)

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TRADERS Film televisione free paytv digital terrestre satellitare dal 1°luglio

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I film di luglio, iniziamo da mercoledì 1° luglio con un’altra settimana di programmi

Notizie ancora incoraggianti nel nostro Paese. I dati nel resto del mondo, particolarmente negli Stati Uniti, fanno invece venire la pelle d’oca. (..) Un appello a proposito di Liguria e relativo turismo lo faccio anch’io (..) Purtroppo questo periodo è davvero il peggiore per creare o causare i blocchi stradali sulle varie A7, A12,.., (..) Comunque, eccoci di nuovo con il cinema dal divano, di ieri e di oggi, da stasera a martedì prossimo. (..) Buona visione!

Alcuni film a seconda della data in ordine alfabetico.

  • Mercoledì 1 luglio:

La bambola assassina (II s): 1988. Famosissimo horror del secolo scorso. 

La vita in un attimo: 2018. Con Oscar Isaac, Antonio Banderas. La storia sentimentale di un uomo viene psicoanalizzata; la figlia di lui s’innamora di un contadino spagnolo.

Le regole della casa del Sidro (II s): 1999. Con Toby Maguire, Michael Caine, Charlize Theron. Un incontro in orfanotrofio condiziona la visione della vita di un ragazzo orfano.

The Wife: 2018. Con Glenn Close, Johnathan Price, Christian Slater. Il marito scrittore di una coppia vince il Nobel, ma è la moglie, nell’ombra, la vera artefice del suo successo.

Sempre questo mercoledì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

Giovedì 2 luglio:

40 sono i nuovi 20: 2017, con Reese Witherspoon, Michael Sheen. Commedia sul passaggio dell’età (per le donne) e su ciò che, oggi ben più di ieri, comporta anche sentimentalmente.

I Tenenbaum (II s): 2001, di Wes Anderson (Grand Budapest Hotel), con Owen Wilson, Luke Wilson, Gene Hackman, Gwyneth Paltrow. La famiglia Tenenbaum si riunisce.

La dura verità: 2009, con Katherine Heigl e Gerard Butler. Abby e Michael si incontrano, poi si scontrano e, passando dai consigli di lui a lei per colpire gli uomini, s’innamorano. 

The Tourist: 2010, con Angelina Jolie e Johnny Depp. Coppia cool in un thriller a Venezia.

Sempre questo giovedì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

  • Venerdì 3 luglio:

Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata: 1971, di Luigi Zampa, con uno dei più grandi attori comici italiani, Alberto Sordi. Con Claudia Cardinale.

Gli Intoccabili (II s): 1987, di Brian De Palma, con Robert De Niro, Kevin Kostner, Sean Connery e Andy Garcia. Un film pietra miliare della cinematografia mondiale. Da rivedere.

Grace di Monaco: 2014, con Tim Roth e Nicole Kidman nei panni della sovrana ai tempi di ‘Marnie’, film che Alfred Hitchcock offrì a Grace di interpretare e che ella dovette rifiutare.

Segni particolari: bellissimo: 1983, dei registi Castellano e Pipolo con Adriano Celentano

Sempre questo venerdì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

  • Sabato 4 luglio:

A proposito di donne: 1995, con Whoopy Goldberg e Drew Barrymore. Un film di Amiche.

Angelica (II s): 1964, con Michele Mercier che veste i panni della bellissima Angelica.

La 25° Ora (II s): 2002, di Spike Lee, con Edward Norton, Philip Seymour Hoffman. L’ultima notte di libertà prima del carcere per uno spacciatore, con amici e fidanzata.

Philadelphia: 1993, di Jonathan Demme con Tom Hanks, Denzel Washington e Antonio Banderas. Film straordinario intorno al dilemma dell’AIDS. Imperdibile.

Sempre questo sabato potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

  • Domenica 5 luglio:

L’incredibile vita di Norman: 2017, con Richard Gere, Charlotte Gainsbourg. L’amicizia con un politico che diventa in poco tempo qualcuno cambia la vita di un impiegato.

La rivolta delle ex: 2009, con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas, Emma Stone. 3 fantasmi di ex appaiono a un fotografo: rivivere il passato aiuta il presente.

Nemiche per la pelle: 2016, di Luca Lucini, con Margherita Buy e Claudia Gerini. Un film sul rapporto fra donne ‘competitor’ che sanno essere intelligenti in caso di necessità.

Sempre questa domenica potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

  • Lunedì 6 luglio:

Batman: 1989, con Michael Keaton nei panni del difensore di Gotham City. Regia T. Burton.

Ghost: 1990, con Patrick Swayze, Demi Moore e l’impareggiabile Whoopi Goldberg.

Le confessioni: 2016, di Roberto Andò, con Toni Servillo, Daniel Auteil, Pierfrancesco Favino. Un G8 in un hotel di lusso viene sospeso. Le certezze iniziano a vacillare.

Sempre questo lunedì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

  • Martedì 7 luglio:

Garfiled-Il film (II s): 2004, di Peter Hewitt. È il primo film tratto dall’omonimo fumetto.

Madagascar 3-Ricercati in Europa: 2012, terzo e ultimo film d’animazione della serie ‘Madagascar’ iniziata nel 2005 e proseguita con ‘Madagascar 2 – Via dall’isola’.

The Rock (II s):1996, di Michael Bay, con Sean Connery, Nicolas Cage, Ed Harris. Un generale s’impossessa di Alcatraz: vuole che i caduti di azioni militari segrete siano onorati.

Sempre questo martedì potete sbizzarrirvi con, in ordine alfabetico, altri film: (..)

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Film in televisione che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 24 giugno

Film in televisione che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 24 giugno

I film di giugno, iniziamo da mercoledì 24 con un’altra settimana di programmi

I dati continuano a decrescere, in Italia e leggermente in Lombardia che però batte nuovamente il primato italiano del numero di casi nuovi, sebbene contenuto rispetto a qualche mese fa, rappresentando la percentuale più alta dei neo contagiati. Ciò che davvero rattrista e preoccupa è la situazione extra-Italia, come in Brasile. Non ne siamo fuori. Cerchiamo di fare attenzione. (..) Stavolta menziono diversi titoli per giornata. Ricordo di digitare sul web il titolo e la data di programmazione televisiva e, se necessario, ‘programmi tv’ o simile per cercare il canale da andare a vedere. Buona visione!

Mercoledì 24 giugno:

..e alla fine arriva Polly: 2004, con Ben Stiller e Jennifer Aniston in una commedia romantica, nella quale il vero sentimento alla fine vince su (un altro) progetto matrimoniale. Con A. Baldwin e P. Seymour Hoffman, attore purtroppo mancato. Danny De Vito fra i produttori.

Al lupo al lupo: 1992, di e con Carlo Verdone. La sparizione del padre riporta un apprezzato musicista nella casa (di famiglia) in campagna dove si ritrova con i fratelli. Fra incomprensioni e liti anche per i diversi modus vivendi i fratelli si confronteranno. Con F. Neri e S. Rubini.

Codice 999 (II serata): 2016, film di successo al botteghino. Con Casey Affleck. Storia d’azione nelle strade violente di Atlanta: dei poliziotti corrotti sono tenuti in scacco dalla mafia russa. Continua a leggere “Film in televisione che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 24 giugno”

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JENNIFER FOSTER JENKINS di Stephen Frears

TRADERS – JENNIFER FOSTER JENKINS di Stephen Frears

Recensione del film interpretato dalla coppia artistica Streep-Grant

Meryl Streep torna a stupirci con un personaggio che amiamo dalle prime note che ci fanno saltare in aria e ridere di gusto, perché la sentiamo decisamente umana. Di chiara fama per una totale mancanza di orecchio musicale, eppure convinta del suo canto o inconsapevole di essere una soprano… stonata, la nobildonna J.F. Jenkins – vissuta nel XIX secolo – ci coinvolge, appassiona, diverte. E ci insegna, con la generosità che le era presumibilmente propria  quanto sia vitale sognare. “I sogni son desideri” cantava qualcuno. 

Le scelte coraggiose di una donna più forte del suo tempo – Jennifer Foster Jenkins (..) fuggì dal padre, contrario alla sua ambizione di intraprendere la carriera di cantante, sposando un dottore di Filadelfia da cui divorzio’ – altra eccezionalità del tempo (..)

Esuberanza e positività per un bicchiere sempre mezzo pieno – La salute non le fu mai particolarmente amica, andando a braccetto con il poco talento canoro. L’unicità della forza d’animo e la gioia di vivere che infondeva in chi le stava accanto e l’amore per la musica la resero amabile. (..) Al marito che disse “yours is the truest voice I’ve ever heard” rispose “people may say I couldn’t sing, but no one can ever say I did not sing”.

La grandezza di un capolavoro nella cura dei dettagli – I pluri-premiati Meryl Streep e Hugh Grant, affiancati da un Simon Helberg strepitoso nello stravagante Cosmé, formano un più che riuscito duo artistico (..) e ci incoraggiano a non smettere di sognare. Mai.

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Film in televisione che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 3 giugno

TRADERS Film in televisione che sia free o pay tv, dal digitale terrestre al satellitare dal 3 giugno

I film di giugno, iniziamo da mercoledì 3 con un’altra settimana di programmi

Siamo vicini alla riapertura delle frontiere, che gioia! La speranza è alta perché la curva dei numeri che temiamo da circa 3 mesi continui la sua discesa (..) La Cultura non sta solo a scuola, ma anche nelle biblioteche, nei teatri, nei cinema, in ogni luogo dedicato. Che lo Stato ai più alti livelli ne prenda dunque atto e stanzi quanto necessario per sostenerla!

Andiamo al cinema dal divano (..) da oggi mercoledì sera al prossimo martedì.

Alcuni film a seconda del genere: Mercoledì 3/6, i film di Carlo: Gallo Cedrone Acqua e Sapone – Continuano i film della commedia italo-romana (..) di Carlo Verdone, fine osservatore del linguaggio corporeo del così detto uomo della strada, cioè l’uomo comune. E questa settimana, concentrati nella serata di mercoledì, possiamo goderci Gallo Cedrone (1) e subito dopo Acqua e Sapone (2). (..) Non mancarono i riconoscimenti importanti alle interpretazioni, in particolare, della bravissima caratterista Elena Fabrizi, la Sora Lella, e del qui esordiente Fabrizio Bracconeri, che ricordiamo nella serie ‘I ragazzi della 3C’. Mi fa piacere soffermarmi su questi due attori davvero bravi, (..)  Non mi soffermerò sulle trame di questi 2 film, (..) I miei voti sono questi: 1) 6/7 e 2) 8.

Alcuni film a seconda del genere: Mercoledì 3/6, Sabato 6/6, Lunedì 8/6, il Teatro (musica, prosa) e i suoi autori: Le nozze di Figaro e Gospodin e My name is Ernest
Cultura, è ancora il caso di dirlo. In 3 serate, andranno in onda in ordine di apparizione la grande musica classica, la prosa teatrale interpretata da un bravissimo attore italiano (C. Santamaria), e la biografia di un autore importante come Hemingway (..) Continuo a dare come mio voto complessivo un 10, per premiare la Cultura specie così di livello.

Alcuni film a seconda del genere: Venerdì 5/6, il grande Woody: Un giorno di pioggia a New York – Siamo giunti al meraviglioso Woody Allen, (..). Ebbene sì, a me piace tanto (..) come artista, regista e dialoghista. (..) Una nota: l’uscita del film è stata ritardata, a causa del movimento MeToo (..) intanto io sono con lui. Voto: 7/8.

Alcuni film a seconda del genere: Venerdì 5/6, scomodi film da Oscar: Monster – Charlize Theron vinse l’Oscar nel 2004 per questa interpretazione difficilissima (..) La protagonista si chiamava, persona realmente esistita, Aileen Wuornos. La serial killer, così nota perché uccise diversi uomini adescandoli come prostituta, morì in Florida, giustiziata tramite iniezione letale nella prigione di stato di Raiford, nell’ottobre del 2002  (..) Trasformata al punto da essere irriconoscibile, l’attrice si è meritata l’Oscar (..) Voto: 8,5. (Sconsiglio la visione a chi è impressionabile: alcuni momenti del film sono tremendi)

Concludo con un elenco di altri film che consiglio, dal 3 al 9 giugno inclusi, divisi per data