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THE FOUNDER di John Lee Hancock

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Recensione del film interpretato da Keaton sul successo della catena McDonald’s

“The Founder” è il nuovo lavoro di bravura artistica diretto dal regista dell’indimenticabile “Saving Mr Banks”, anch’esso ispirato a una storia vera. Dopo il premiato “Birdman”, Keaton torna a stupirci con un’ottima interpretazione, credibile e dettagliata, di quel genere di prestazione attoriale che ci fa arrivare dritti al personaggio senza passare dalla tecnica. (..) La ridefinizione del personaggio cui si assiste nell’arco del film è tale da uscire turbati dalla sala.

L’idea, il progetto, il successo – Era il 1937: Richard e Maurice, Dick e Mac, 2 fratelli di 28 e 35 anni, la cui vita era tutto meno che agiata, ebbero l’idea di aprire un chiosco ad Arcadia in California, notando come hot-dog e hamburger fossero un cibo sempre apprezzato. (..) un successo, perché, oltre che sul fattore tempo, i fratelli avevano puntato su pochi cibi: hamburger, patatine fritte e bibite.

L’innovazione, il franchising, la spinta – Era il 1955: l’imprenditore (..) Ray Kroc, dopo essere rimasto folgorato, non solo dalla novità del cibo mangiato per strada senza posate né piatti e dalla velocità di preparazione (..), ma anche dal nome McDonald ‘altisonante’ alle sue orecchie, firmò un contratto con i proprietari (..) E ripeteva una parola: “Affiliazione!”.

Il modello di business – Kroc diede il via al primo franchising della storia. Non lo inventò lui il più noto fast food americano (..), ma, a 52 anni, quella novità lo lanciò nel mondo grazie a genialità visionaria, persistenza e team. Assoldò come suo consulente finanziario un manager, Harry J. Sonneborn, che illuminò Kroc: il suo business era quello non degli hamburger ma dell’immobiliare. (..) Kroc arrivò a rilevare le quote dei due McDonald per 2,7 milioni di dollari: i fratelli non gli perdonarono mai l’uso del nome. (..) la McDonald’s Corporation nel 1965 – composta ormai da centinaia di ristoranti – si quotò in Borsa. (..)

Imprenditore ‘ante litteram’ e uomo spietato: due facce di una medaglia – “Avevo 52 anni, il diabete e un’artrite incipiente. Avevo perso la cistifellea e buona parte della tiroide, eppure ero convinto che il meglio dovesse ancora arrivare”. Ma quanto fu disposto a investire per inseguire il sogno americano? Tutto. Anche la moglie, oltre alla casa.
Kroc si legò alla fine degli anni 50 a Joni Smith, donna più affine alla sua mentalità
commerciale e sua sostenitrice. E si appropriò di meriti non suoi: la nascita e persino il nome di McDonald’s. Il Bene e il Male, dunque, in un’unica soluzione, anzi in un solo uomo.