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JENNIFER FOSTER JENKINS di Stephen Frears

TRADERS – JENNIFER FOSTER JENKINS di Stephen Frears

Recensione del film interpretato dalla coppia artistica Streep-Grant

Meryl Streep torna a stupirci con un personaggio che amiamo dalle prime note che ci fanno saltare in aria e ridere di gusto, perché la sentiamo decisamente umana. Di chiara fama per una totale mancanza di orecchio musicale, eppure convinta del suo canto o inconsapevole di essere una soprano… stonata, la nobildonna J.F. Jenkins – vissuta nel XIX secolo – ci coinvolge, appassiona, diverte. E ci insegna, con la generosità che le era presumibilmente propria  quanto sia vitale sognare. “I sogni son desideri” cantava qualcuno. 

Le scelte coraggiose di una donna più forte del suo tempo – Jennifer Foster Jenkins (..) fuggì dal padre, contrario alla sua ambizione di intraprendere la carriera di cantante, sposando un dottore di Filadelfia da cui divorzio’ – altra eccezionalità del tempo (..)

Esuberanza e positività per un bicchiere sempre mezzo pieno – La salute non le fu mai particolarmente amica, andando a braccetto con il poco talento canoro. L’unicità della forza d’animo e la gioia di vivere che infondeva in chi le stava accanto e l’amore per la musica la resero amabile. (..) Al marito che disse “yours is the truest voice I’ve ever heard” rispose “people may say I couldn’t sing, but no one can ever say I did not sing”.

La grandezza di un capolavoro nella cura dei dettagli – I pluri-premiati Meryl Streep e Hugh Grant, affiancati da un Simon Helberg strepitoso nello stravagante Cosmé, formano un più che riuscito duo artistico (..) e ci incoraggiano a non smettere di sognare. Mai.