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VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti

Recensione del film su ‘El Matt’, Antonio Ligabue, con un superlativo Elio Germano che vince l’Orso d’argento alla 70° Berlinale per la sua interpretazione del pittore. Forza Italia!

Seguirà l’intervista all’attrice Paola Lavini, che nel film interpreta Pina.

Il film è molto interessante innanzitutto per come è strutturato: una serie di quadri con luci, colori, immagini e animali e una moltitudine di singole pennellate, in luogo di un classico racconto biografico, magari con aneddoti e fatti romanzati, di qualcuno che è realmente esistito e che ha lasciato un’impronta importante nella cultura dell’umanità. Qualcuno del quale ciò che più emerge, anche grazie all’interpretazione eccelsa del mai deludente Elio Germano, è la sua natura speciale, estrosa e senz’altro diversa, oltre che a suo modo geniale, insomma la sua specialità rispetto all’uomo comune. Grazie a Diritti, senza che il pubblico se ne accorga troppo durante la visione del film, questo Toni Ligabue arriva e resta: lo spettatore esce dalla sala e ci pensa perché l’immagine di ‘El Matt’ è ormai scolpita nella sua mente. La luce splendida, le scenografie curate, il sentore di trovarsi in un paesino dell’epoca, (..) oltre ai costumi e al trucco e parrucco di ogni personaggio, il cui modus loquendi è all’uopo studiato con meticolosità, rendono il film un piccolo capolavoro,nostro, italiano, ma soprattutto della popolazione della Bassa reggiana. Chi era Antonio Liguabue? Un emarginato e un genio.

Antonio Ligabue: vita, (s)fortune e successi – (..) Il grande artista nato nel 1899 morì in malo modo e povero, il 27 maggio 1965. (..) Toni condusse sostanzialmente una vita da nomade, spesso svolgendo il lavoro nei campi, cosa che gli permise di venire in contatto con la sua amica più grande: la natura. Si legò in modo Sanfranceschiano agli animali, i principali soggetti dei suoi quadri vivaci, dai conigli alle tigri. (..) per lui esisteva una sola cura a tutto: dipingere. (..) era il suo modo di esprimere ciò che non sarebbe stato in grado di condividere (..) Sulla tomba l’epitaffio: «Il rimpianto del suo spirito, che tanto seppe creare attraverso la solitudine e il dolore, è rimasto in quelli che compresero come sino all’ultimo giorno della sua vita egli desiderasse soltanto libertà e amore».

Elio con Giorgio Diritti – Elio Germano. Un nome, una garanzia. Sei anni dopo il suo credibile, Giacomo Leopardi de ‘Il giovane favoloso’, regia di Mario Martone, questo multiforme interprete che dà dignità, insieme a pochi altri oggi, al panorama attoriale italiano, torna a interpretare un personaggio realmente esistito che ha fatto la nostra storia cultural-artistica ma anche universalmente umana vestendo i panni di Ligabue. (..)

Elio Germano migliore attore alla 70° Berlinale e doppiamente protagonista del festival (www.rainews.it/dl/rainews/media/elio-germano-intervista-dedico-questo-premio-a-tutti-gli-storti-tutti-gli-sbagliati-231d587b-aab2-4785-b1c0-304f7b822e30.html),

Vederlo? – Sì. Adatto a tutti. (..) due ore di ricchi silenzi e intense pennellate di immagini e colori che imprimono in noi spettatori un affresco di Toni, ‘el matt’, il brutto (..), e ce lo fanno amare. Voto: film 8; Germano 10. ((..) ho scritto l’articolo dopo l’anteprima del 21.4)

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