Recensione del film sugli esordi di Reginald K. Dwight noto come Elton John
Nasceva nella Londra nordoccidentale del 1947 (..). Nonostante una famiglia d’origine non all’altezza della sensibilità del bambino poi ragazzo, Reginald ebbe la fortuna di avere due genitori che, in quanto interessati alla musica – in particolare il padre era stato un trombettista in una band – e collezionisti di dischi celeberrimi ancor oggi, come quelli di Elvis Presley, lo avviarono alla musica. Madre e nonna in lui avevano visto subito un potenziale. Elton John – pseudonimo che si diede a un certo punto il giovane Reginald – sarebbe diventato una delle più acclamate star mondiali e tuttora una leggenda della musica e del rock, attraversando un percorso di vita difficile segnato da una grandissima e profonda solitudine, causata dal pessimo rapporto famigliare e peggiorata dal successo e dalle cattive frequentazioni, dalla mancanza di riferimenti solidi e dalla sua incapacità talvolta di valutare le persone vicine, come l’amico Bernie Taupin, sinceramente legato a lui e suo vero estimatore e collaboratore, conosciuto a 20 anni e ancora oggi presente.
La solitudine dei numeri primi – I numeri primi sono divisibili solo per 1 e per se stessi, (..) più unico ancora vi è solo un numero: l’1. Elton John fu senz’altro un numero 1. Elton (..) fu motivato al suo percorso artistico anche da un desiderio forte di riconoscimento, di essere ascoltato e in ultima analisi di Amore. ‘Mi dai un abbraccio?’ chiede Regi al papà, burbero e inscalfibile nel suo glaciale distacco dal bambino (..) Solo quando Elton darà quell’abbraccio a sé piccolo, a Reginald, il cantante inizierà una vita in discesa, perché per arrivare a farlo avrà combattuto contro l’autodistruzione e l’avrà vinta, scegliendo di vivere e di accettarsi/amarsi. Oggi il compagno di Elton John è lo stesso dal 94 (..) L’artista è per definizione generoso e un pò ingenuo (..) La profonda solitudine di Elton si divenne creatività a vantaggio del mondo intero. Se non avessimo canzoni (le mie preferite) come ‘Your song’ o ‘Candle in the wind’, avremmo un pò meno di grande storia della musica.
I passi verso l’onnipotenza rockettara – Siamo nel 1954 e Elton ha solo 7 anni e inizia a prendere lezioni di pianoforte. A 11 anni riceve una borsa di studio per frequentare la Royal Academy of Music. A 15 anni, mentre frequenta la Pinner County Grammar School, realizza che una carriera nella musica è ciò che desidera davvero nonostante o forse per la sfiducia del padre nei suoi confronti. Nel ‘62 Elton forma la sua prima band The Corvettes, lui al pianoforte elettrico. L’anno dopo la band cambia nome in Bluesologye e acquisisce importanza, infatti spuntano fuori tappe in giro per i concerti. È del 1965 il loro primo 45 giri e si chiama Come back baby. Dopo altre vicissitudini, Elton, che ambisce a un maggiore successo personale, prova la strada del solista nel ’67, anno in cui incontra colui che gli resterà amico per sempre, con il quale creerà un sodalizio vincente: Bernie Taupin. È lunga la strada per i due (..). Gli anni 80 sono segnati da alti e bassi per Elton, mentre gli anni 90, svolta fondamentale per la sua vita, dalla disintossicazione definitiva da alcol e droghe. Nel 1994 vince l’Oscar per Can you feel the love tonight uno dei brani dell’intramontabileIl Re leone. È il 1997 quando i suoi due cari amici Gianni Versace e Diana Spencer muoiono tragicamente e per lei lui riscrive e intona Candle in the wind al suo funerale: questo ricordo ci tocca ancora in molti. Arrivando all’ 8 dicembre passato, quella è stata la data ufficiale d’inizio dell’ultimo concerto del grande pianista oggi 72enne di Pinner, intitolato “Farewell Yellow Brick Road” destinato a chiudersi alla fine del 2021 dopo circa 300 date. Con il compagno David Furnish, sposato dopo anni di convivenza nel 2014, ha formato una famiglia con 2 bambini, di 9 e 6 anni.
Vederlo? – (..) Sì, perché racconta ciò che in molti non sappiamo e soprattutto la vita (..) di un uomo solo. Il mio voto è 7, ma al vero Elton John io dò un bel 10!