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MARY POPPINS di Rob Marshall

MARY POPPINS di Rob Marshall

“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù, la pillola va giù” (..): Mary Poppins, la tata che tutti avremmo desiderato avere almeno per qualche ora e che in fondo ricontreremmo volentieri anche in età… non da tata. La grazia, la bellezza, la capacità di Emily Blunt perfettamente diretta, come tutto il resto del cast bambini inclusi, da Rob Marshall, non solo regista ma anche coreografo, che fu candidato all’Oscar nel 2002 per il musical ‘Chicago’, regalano al film una nuova Mary Poppins.

(..) Un 10 e lode alla Blunt perché la sfida con l’impagabile Julie Andrews era altissima. Un 10 e lode a Marshall per avere fatto sognare gli spettatori del ritorno di un mito. Per me hanno vinto la sfida. E non solo per me: il film è primo nella classifica dei film di Natale, addirittura quindi vince su ‘Bohemian Rapsody’, (..) film che resta però primo fra i più visti nel mondo e il più visto in Italia nel 2018, con 670 milioni di dollari incassati.

(..) A volte ci si dimentica come ci si sente a essere piccoli, bambini, e invece Angela Lansbury, splendida brava e sempre accattivante nei suoi 93 anni anagrafici, ce lo ricorda nelle vesti della signora anziana che al parco vende magici palloncini colorati.

(..) il cast del film è davvero straordinario (..) a vestire i panni della cugina della Poppins, una “aggiustatutto” strampalata, Meryl Streep, perfetta nel ruolo, e il neo gestore della banca è interpretato da Colin Firth, sempre amabile nonostante sia il cattivo della storia. (..)

 

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