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VICE di Adam Mckay

VICE di Adam Mckay

Recensione del film con Christian Bale (Dick Cheney) già vincitore del Golden Globe

Dick Cheney viene, in questo film documentario, scritto oltre che diretto da Mckay, che, nel 2015, scrisse e diresse anche ‘La grande scommessa’ vincendo l’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale e venendo nominato come miglior regista, raccontato dalla giovinezza all’intervento chirurgico con trapianto di cuore. Oggi Cheney ha 77 anni. (..)
(..) Il film si conclude con un monologo in cui egli afferma di avere agito bene.

(..) Cosa esattamente egli faccia per essere scelto si può tradurre in abilità al servire i potenti, come detto, e a capirne (o carpirne) le necessità. Bush figlio, per esempio, a lui pare chiaramente in cerca di un apprezzamento e di una vera emancipazione dal padre, quando gli chiede di ricoprire la carica di Vice, di fargli da guida in questo cammino. (..)

Il regista, che sembra prendersi un po’ gioco del pubblico, perché crea un paio di finali fittizi a metà e alla fine del film, riunisce in ‘Vice’ un cast notevole, dai protagonisti Bale e Adams, all’ottimo caratterista Steve Carell, all’eccezionale interprete (..) Sam Rockwell, a Jesse Piemons (..) a Naomi Watts in un ruolo minore (..) Compare anche Alfred Molina. (..)

Vederlo? Sì. Perché racconta un pezzo di storia americana, importante, moderna e d’impatto universale, (..) Non dò un voto molto alto a ‘Vice’ di Mckay, personalmente, ma invito ad andarlo a vedere, perché la narrazione vuole essere veritiera. Voto: 7.

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