Troppa Grazia e Robin Hood – TRADERS Magazine
TROPPA GRAZIA di G. Zanasi o ROBIN HOOD di O. Bathurst? Da una parte, un film che apre l’ultimo Festival di Cannes, ottenendo il riconoscimento di ‘miglior film europeo’ (al che mi chiedo subito quali siano stati gli altri film con cui questo ha gareggiato), ed è a metà fra la spiritualità improvvisa (ta) del personaggio principale e l’umanità anche nelle modalità comportamentali della presunta Madonna dalle sembianze più di migrante che di concittadina italiana (immagino volutamente); da un’altra parte, un rifacimento moderno della storia del più noto principe dei ladri anti-ricchi e pro-poveri con tanto di simil-effetti speciali. La domanda è giustamente: che cosa c’entrano i 2 film l’uno con l’altro? Nulla.
Salvo che una sera vai al cinema, sbagli film, o meglio il film c’è ma altrove, non lì al cinema dove hai dato appuntamento ad altre persone, che sono già in dirittura d’arrivo, e devi decidere in fretta per tutti quale film andare a vedere in luogo del prescelto, da te pubblicizzato in whatsapp infiniti con gli amici, ormai troppo lontano per arrivare in tempo. Quello perso era ‘Chesil beach’, non ancora visto (!), mentre la scelta è stata fra i citati 2 film che ho visto in momenti diversi e vado a commentare.
(..) Il regista, Gianni Zanasi, ha scritto il film ed è proprio la sceneggiatura il pezzo debole delle due ore di storia e immagini, perché (..) l’idea attorno a cui ruota “Troppa Grazia”, è interessante, ma il relativo sviluppo fa acqua, soprattutto nella seconda metà (..)
(..) I colpi di scena e i bravi attori, incluso il belloccio di ’50 sfumature di grigio’, Jamie Dornan, e soprattutto il simpatico Jamie Foxx, da un lato, e la sceneggiatura, la fotografia, la regia e la post produzione, dall’altro, fanno sì che (..) ci si diverta a guardarlo.(..)
(..) Torno a sostenere il Cinema, a invitare a andarci, a crederci come forma d’arte (..)