Il tema della settimana

Il Rammarico.

Il Rammarico“Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. E’ così che nascono i rimpianti.” Così pare che la donna più bella del mondo, il mito assoluto dell’America kennediana, la Star per eccellenza, Marylin Monroe, si sia espressa sul modus vivendi da seguire. Quante volte si teme che quanto fatto o non fatto, il che è pure peggio, non sia stato sufficiente a farci ottenere un certo risultato da noi ambito – talvolta preteso in base a logiche e diritti che non hanno una vera base né scientifica né di realtà – e ci diamo pertanto la colpa tremenda di non avere sfruttato la vita davvero, insomma di non avere vissuto a fondo? Tante se si è di pasta nostalgica, poche o mai (quest ultimi li invidio!) se si è o glaciali, magari anaffettivi (vedi tema del 18/24 giugno us), o semplicemente concreti, razionali e intelligentemente volti a presente e futuro. Infatti, il presente è l’unica sicurezza che abbiamo ed è la vita che viviamo, cioè l’unica su cui possiamo agire: come qualcuno ci ricordava,”di doman non c’è certezza” (Lorenzo il Magnifico: “Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza), del resto anche il poeta latino Orazio nella celebre Ode 1, 11 invitava a cogliere l’attimo contando il meno possibile sul futuro: “carpe diem quam minimum credula postero”. E qui, seppure pessimista, come non menzionare il più grande Poeta del novecento italiano, nonché mio avo, il conte Giacomo Leopardi, per il quale “il piacere è sempre o passato o futuro, e non mai presente”, ma anche “Il passato, a ricordarsene, è più bello del presente, come il futuro a immaginarlo. Perché? Perché il solo presente ha la sua vera forma nella concezione umana; è la sola immagine del vero; e tutto il vero è brutto”. Nei corsi e ricorsi storici, da menti illustri è emersa la verità sul modo di vivere dell’essere umano, soprattutto se sensibile e profondo: attaccamento al passato con dubbi e domande, paura del futuro con speranza o pessimismo, gestione del presente con razionalità e con un atteggiamento proattivo o passivo verso degli obiettivi. Il film che questo tema mi ha portato alla mente è: SLIDING DOORS, scritto e diretto nel 1998 da Peter Howitt al suo esordio (di successo!) alla regia, con una giovane Gwyneth Paltrow alle prese con una metropolitana le cui porte scorrevoli, che si chiudono prima o dopo che le persone riescano a entrarvi, rappresentano le varianti della vita, che può cambiare in pochi secondi radicalmente. Ella, il personaggio della Paltrow, per una serie di eventi, a cominciare da un orecchino caduto nell’ascensore dell’ufficio, si trova a prendere al volo la metropolitana arrivando a casa in tempo per beccare in flagrante il fidanzato traditore oppure a perderlo e a non scoprire il tradimento del fidanzato, o meglio non subito. Le 2 strade si ricongiungono a un certo punto a dimostrazione che il messaggio del film è in conclusione che non possiamo controllare 100% la nostra vita seppure essa possa subire, anche a causa nostra o per merito nostro, delle variazioni. Perciò tornando al rammarico, tema della settimana, forse esso non ha senso laddove pensiamo che abbiamo fatto ciò che potevamo fare, motivo per cui lo rifaremmo quasi certamente e forse, anche se avessimo fatto scelte diverse, il risultato cui poi arriviamo sarebbe stato praticamente lo stesso. Sono certa della teoria ‘homo faber’, ma il mondo esterno non è gestibile da noi e nemmeno le nostre vite lo sono al 100%. Per fortuna!

Trailer It: www.youtube.com/watch?v=Cl-1ig5wwBE

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