La pari considerazione sul lavoro e nella vita, come in TOOTSIE, capolavoro Pollokiano interpretato da un inimitabile Dustin Hoffman e da Jessica Lange, vincitrice dell’unico oscar (migliore attrice non protagonista) fra i 6 cui il film era candidato nel lontano ’83. Questo divertentissimo prodotto cinematografico, che da commedia passa in finale a dramma, ci dice come la parvenza, in particolare con distinzione fra uomo e donna, pesi assai più di quanto si ammetta, anche per trovare lavoro(!). Il protagonista, noto per bravura e pignoleria professional-artistica ma anche per una personalità ‘tosta’ o, per molti, semplicemente per un caratteraccio, insomma per non essere un burattino nelle mani di chi muove la grande baracca del cinema, si salva da miseria e brutta fama con un escamotage vincente che va a battere sulla morale sociosessuale. P.e. se da un lato a un’attrice è permesso il capriccio, mentre alla stessa persona nella sua natura maschile no, dall’altra il personaggio femminile messo in scena da Michael, Dorothy, subisce delle avances non desiderate che fanno capire a quest’ultimo come si sente una donna e che lo spingono anche a un approccio più rispettoso verso il genere femminile. Sono partita dal film invece di arrivarci, perché molte sono le sfaccettature interessanti da valutare a proposito del tema di questa settimana e, benché sia stato girato negli anni 80, dunque in una realtà socio-culturale differente, esso ci fa riflettere su qualcosa che è ancora oggi dura a morire: la mentalità sessista, nella vita e nel campo lavorativo. Buona visione!
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=FlXE1Yq0AnQ
Una scena esilarante anti-sessista del film: http://www.youtube.com/watch?v=2a3ZbONkmUs
Un’altra scena esilarante anti-sessista: www.youtube.com/watch?v=eLx3A4mUALI