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Recensione del film pluricandidato agli Oscar 2018, inclusa miglior regia, ma nessun vincitore – Una diciassettenne vive dalla parte sbagliata dei binari, ossia nella zona meno abbiente di Sacramento, (..) ‘Lady Bird’, come la ragazzina si fa chiamare sia fuori casa che dalla sua famiglia, rappresentando se stessa come una donna con la testa di un volatile (..). Con il fratello e soprattutto con la madre, ottima infermiera, dedita nel suo lavoro agli altri, ed instancabile lavoratrice, Christine, il vero nome della protagonista, non riesce a trovare una linea di comunicazione e litiga. (..) “Non mi hai mai detto che sono bella!” così Lady Bird urla alla madre che la aspetta fuori dal camerino del negozio dove insieme si sono recate (..). “Non mi hai mai detto se ti piaccio” continua la ragazza. Ma lei, la signora McPherson, una donna ferma e apparentemente dura, figlia di un’alcolizzata, non sa rispondere se non asserendo che desidera la ‘migliore versione’ della figlia, la quale incredula le chiede se non sia proprio quella la sua migliore versione. Naturalmente, nessuna risposta. (..) Credo che un sì piccolo momento del film rappresenti qualcosa che in molte hanno vissuto, perciò commuova.