http://www.traders-mag.it/churchill-ora-buia-seconda-guerra-mondiale-basile.html
Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta – Si chiude così, con una sua celebre asserzione, il film diretto da Joe Wright e superbamente interpretato da Gary Oldman, per quasi due ore nelle vesti del controverso ministro. E il titolo del film fu ciò che Churchill disse con riferimento al particolare momento storico in cui guidò il Regno Unito contro l’offensiva tedesca, specificando che “l’ora più buia ha solo sessanta minuti” e inoltre “precede il sorgere del sole”. Questo uomo appassionato e vulcanico, sicuramente più belligerante che pacifista in nome del suo credo (“Noi non ci arrenderemo mai”: “non assisteremo allo smembramento dell’Impero”), era un inguaribile ottimista, ossia, come lui stesso affermò, qualcuno che “vede opportunità in ogni pericolo”. Difficile decidere se amarlo: non è l’eroe-tipo, non era un personaggio integerrimo, a cominciare dalla sua poca dedizione alla famiglia, almeno in confronto al tempo e all’energia volti alla vita pubblica, sua vera passione, contornata anche da una serie di donne e tradimenti. E non era mosso a pietà per la popolazione sofferente se si trattava di tenere fede a un suo ideale poltico con ogni mezzo. E fumava il suo sigaro giorno e notte, beveva superalcolici anche al mattino, pare trattasse in modo irriverente chi lo affiancava o lo contestava e probabilmente era egoriferito. Ma resta l’uomo straordinario che ebbe il fegato di fronteggiare Hitler a dispetto di tutti, intuendone la smodata follia criminale.
Gary Oldman vince nel 2018 l’Oscar come miglior attore, vestendo i panni di W. Churchill