Essere bionda in un mondo di pregiudizi, ossia come affrontare l’inquadramento rigido delle bionde in una categoria di frizzanti sgallettate senza cervello che, stando a un noto film, ‘gli uomini preferiscono ma non sposano’ e altre donne imitano ..dal parrucchiere. Naturalmente sono sensibile all’argomento e, a parte le star del cinema internazionale che del colore dei loro capelli hanno fatto il marchio della loro sensualità un pò frivola – prima fra tutte la dea Marylin che in verità nasceva bruna, ci sono le persone comuni a ricordarlo, specie quando, affettuosamente, usano ‘bionda’ per chiamarmi come fosse se quello fosse il mio nome, come fosse un nome proprio. E desidero ricordare la splendida BARBIE, con cui negli anni 80 e 90 si giocava grazie alla Mattel: corpi perfetti, labbra un pò socchiuse – aspetto estremamente criticato, occhi azzurri (vuoi non essere bionda con gli occhi chiari? al limite verdi, alla Ursula Andress: guarda caso la Bond girl per eccellenza) e lunghi e ondulati capelli biondi(!). I cartoni animati e gli indimenticabili film della Walt Disney ci hanno regalato poi l’immagine intramontabile delle bionde buone e ingenue – una fra tutte Cenerentola, amata persino dal principe bello ricco onnipotente del regno. Una vera favola! E poi infiniti film che vogliono affermare o quanto una bionda possa essere ‘tosta’ (Una donna in carriera) o quanto sia intelligente nell’essere distraente e positiva per chi la circonda (La rivincita delle bionde) o quanto sia sensuale in maniera estremamente simpatica e solo apparentemente sciocca (Gli uomini preferiscono le bionde) o come talvolta sia più raffinata della bruna nell’immaginario cinetelevisivo (Closer). E potrei continuare con altri infiniti esempi dettati solo dal colore chiaro del viso, capelli occhi e pelle. Persino i bambini molto piccoli sono più attratti, chissà forse rassicurati, dalla ragazza o donna con queste caratteristiche. E in un casting che feci anni fa dissero che cercavano una bruna dai lineamenti decisi per un’idea immediata di donna manager senza scrupoli, mentre io, che a loro dire apparivo botticelliana (addirittura!?!) e rappresentavo l’opposto. Recentemente, infine, mentre mi accingevo a far benzina alla mia macchina a un selfservice un tizio sorridendo mi ha chiesto se ne fossi capace: l’impressione è che se fossi stata bruna e dallo sguardo arcigno non avrebbe nemmeno osato dirlo. Essere bionda è un modo di essere che incontra qualche difficoltà, ma l’orgoglio è alto e l’argomento in questione lungo, perciò alla prossima puntata!
Barbie forever:
Qualche idea di libro da leggere: