Recensioni di Film, Traders Magazine - Rec

CHIAMAMI COL TUO NOME di LUCA GUADAGNINO

La confusione di chi non sa (ancora) – Estate 1983. Elio è il protagonista di questo film, che innanzitutto definirei delicato e capace, grazie ad una regia sapiente e paziente che indugia su quegli intensi momenti di passaggio prima dell’obiettivo preposto o del risultato atteso, di trasportarci come spettatori nella sfera più intima dei personaggi, per conoscere le loro paure, i desideri più nascosti, la spinta profonda alla ricerca di sé,

le lotte interiori e quel nugolo di improvvise emozioni, difficili da gestire soprattutto da adolescenti, ma che valorizzano la vita. Elio, in quell’estate in campagna dai suoi genitori, che potrebbero dare di sé un’immagine ‘convenzionale’ per il loro stile di vita e la splendida villa con la domestica fissa, mentre hanno segreti e attitudini piuttosto ‘open-minded’, cresce: conosce le ragazze, ha un inizio di storia con una sua coetanea, si diverte e legge come sempre moltissimo, si ripara fra le note dei grandi musicisti suonandone pezzi meravigliosi al piano e… incontra l’americano Oliver, fascinoso quanto bello. L’infatuazione di Elio per Oliver è chiara fin dall’inizio, allo spettatore come al personaggio della madre (..) Il regista, riguardo la sua famiglia di origine che cataloga come appartenente alla media borghesia, precisa “Fino a un certo punto della mia carriera di regista i miei pensavano ancora ah, se avesse fatto il professore”. Magari, i genitori del film sono i genitori ideali che tutti vorremmo e che forse nemmeno lui ebbe. Forse.

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