8.3.2017
Antonio Monda intervista a Meryl Streep alla Festa del cinema di Roma 2016
Monda: Preferisci il palcoscenico o la macchina da presa?
Streep: Mi piace sentire i respiri della gente, o che trattengono il respiro, ridono, beh non quando non è divertente, ecco quella è tutta un’altra energia. Ma un film ti permette così tanti strati (interpretativi). Ciò è possibile in teatro se l’audience lo percepisce con te (non vedendo da vicino). Con il sorriso è più facile il film. Comunque come attore sei un podista: ogni istante, anche il più breve, può essere importante.
Monda: C’è un grande regista contemporaneo con cui non hai lavorato ancora e vorresti?
Streep: Scorsese.
Conclusione – Sulle note travolgenti di “Mamma Mia” (..) si conclude, nell’entusiasmo da stadio e con il calore vero di un pubblico innamorato, l’incontro con la più nota Meryl di oggi, alla cui capacità, inavvicinabile, di rendere veri e di farci sentire profondamente vicini i personaggi della sua lunghissima carriera è difficile attribuire aggettivi appropriati.