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PLENTY di FRED SCHEPISI

PLENTY di FRED SCHEPISI

Recensione del passato adattamento cinematografico dell’omonima opera di David Hare

Magistrale come sempre Meryl Streep, nei panni in questo caso di una donna problematica, grande sognatrice, vittima delle conseguenze della guerra e dei cambiamenti caratterizzanti il dopoguerra, fragile nel profondo e quasi glaciale nell’aspetto e nell’attitudine soprattutto verso il sesso opposto che (..) la illude per poi disilluderla, desiderosa di un cambiamento radicale nel mondo e in sé ma assolutamente incapace di attuarlo e, infine, dipendente dalla debolezza (..) di perdere il controllo, al punto di arrivare quasi a uccidere un uomo. Non resiste Susan (..) alle convenzioni sociali, alle buone maniere in stile britannico, alla mancanza di ispirazione e ‘excitement’, all’appiattimento di una certa vita nobil-borghese, ai soldi che garantiscono la noia, al ruolo costretto e ristretto della donna, all’abbigliamento adeguato secondo i costumi dell’epoca (..).

Il film fu girato, nel 1985, da Fred Schepisi, il quale, oltre ad altri film di successo, diresse anche ‘Un grido nella notte’ (Evil Angels), ispirato a una storia vera e interpretato dalla stessa Streep, che, grazie alla sua personificazione, semplicemente eccellente, di Lindy Chamberlain, si portò a casa il premio, vinto al Festival di Cannes del 1989, come migliore interprete femminile. Meryl Streep ha interpretato fino a oggi decine e decine di film, venendo nominata agli Oscar per 21 volte (..): il suo primo Oscar, vinto per ‘Kramer contro Kramer’ (Kramer vs. Kramer) del 1980 (a 31 anni), e il suo secondo Oscar, vinto per ‘La scelta di Sofia’ (Sophie’s choice) del 1983 (a 34 anni), arrivarono presto nella vita e nella strada costellata di futuri successi di un’attrice straordinaria a tutt’oggi insuperabile. Non rinunciò a una vita da bambina, né a un percorso studi compresi quelli universitari, né a farsi una famiglia di 4 figli e un marito, né alla sua privacy. Ed è la numero uno al mondo.

Susan Traherne – Durante la seconda guerra mondiale Susan è una partigiana francese, ma, finita la guerra, anche per via di un’iniziale delusione amorosa, la stabilità della donna è messa a dura prova: vuole tutto ciò che desidera e, grazie a un fascino innato, tipico di chi non è scontato né prevedibile, si lega a diversi uomini che se ne innamorano e ricevono come ricompensa una grande sofferenza. In particolare, ciò tocca al commerciante Mick, da cui Susan vorrebbe un figlio ma nessuna relazione duratura (..) e al diplomatico presso l’ambasciata inglese Raymond, con cui si fidanza per poi lasciarlo e infine sposarlo per gratitudine (..). Anche questo legame non resiste (..). Alla fine Susan viene ritrovata da Lazar, il collega inglese che a inizio storia ama e perde subito, con cui condivide di nuovo qualche ora di intimità. Ancora una volta lui se ne va. Nelle ultime immagini del film, i ricordi della sua giovinezza nella campagna francese affollano la mente e il cuore di Susan.

Cast – Ad accompagnare la grande Meryl in questa avventura cinematografica (..) ricordo Sting, Charles Dance, Sam Neil, Tracey Ullman, John Gielgud, Ian McKellen, Hugh Laurie (..). E il regista Fred Schepisi, il cui ultimo film Words and Pictures del 2013 vede come protagonisti (..) Clive Owen e Juliette Binoche. E per primo non va dimenticato David Hare che, fra le tante opere teatrali di cui è stato autore e con successo, scrisse ‘The secret rapture’ (..). Desidero avanzare una nota infine (..) perché non ritengo (..) che ci sia fluidità da una scena all’altra e che (…) sia difficile la comprensione dei passaggi scenici.

Vederlo? – Sì se fosse possibile e lo è se si compera quella vecchia cosa chiamata dvd (!) (..) Perché? Perché (..) ciò è che di qualità resta e vale nei tempi dei tempi. (..). Voto: 6/7.

 

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