IL SIGNOR CINEMA INDIPENDENTE-2° Parte
Recensione sul film prodotto, interpretato e, con lo sceneggiatore Roberto Attolini, scritto dall’attore/regista Giuseppe Di Giorgio (nel ruolo del protagonista, Ivan Coletta). Giuseppe Di Giorgio è l’anima di questo film, teoricamente di mafia, che racconta al pubblico di pentiti e padrini, ma tocca anche altri ambiti: famiglia, giovani, droga a scuola, handicap fisici, forze dell’ordine e personale ospedaliero, e, per usare un’espressione oggi ricorrente, ‘inclusion and diversity’. Come lo stesso Di Giorgio ha detto, il film ha in sé un messaggio forte e chiaro ed è volto alla prevenzione: per esempio, attenzione alla droga nelle scuole e ai giovani che sono facili vittime di giri malavitosi e gente senza scrupoli; (..) Tre anni: tanto è stato il tempo necessario a fare approdare sul grande schermo questo prodotto di circa un’ora, frutto di un taglio votato al ritmo e così delicato (niente sangue, violenza accennata, linguaggio contenuto) che punta sì alla distribuzione cinematografica, ma, con la moltitudine di personaggi che lo caratterizzano, forse anche al mondo delle serie tv (leggere l’intervista). È l’alternativa raffinata ai noti ‘Gomorra’ e ‘Romanzo criminale’? La visione è, infatti, consentita a tutti, bambini inclusi (!), anzi soprattutto a loro, sui quali contiamo per il domani.
